Per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione fissati dagli accordi di Parigi, occorre compiere una vera e propria transizione energetica. Il problema dell’integrazione delle fonti rinnovabili all’interno del sistema energetico, ad oggi, rimane ancora irrisolto soprattutto per quei settori difficilmente elettrificabili (c.d. hard to abate) quali, ad esempio, il settore dei trasporti pesanti. Ecco perché l’idrogeno può essere la molecola che ci aiuterà a vincere questa sfida, contribuendo a risolvere il triplice paradosso dell’energia: energia pulita, sicura e competitiva. Stime istituzionali evidenziano che al 2030 circa il 28% dei consumi potrà essere abilitato da questo vettore.
È infatti ormai riconosciuto come l'idrogeno sia un fattore abilitante della transizione ad un’economia priva di emissioni di carbonio grazie a caratteristiche distintive (in grado di smentire le critiche più comuni) ormai attenzionato da tutti i Paesi più avanzati al mondo, i quali hanno già definito una strategia nazionale per lo sviluppo.
Nel settore dei trasporti pesanti l’idrogeno rappresenta un vero e proprio “game changer” rappresentando una chiave sicura, affidabile e competitiva per la decarbonizzazione. Inoltre, l’idrogeno può costituire una chiave di riconversione industriale su cui puntare per la competitività dell’industria automotive europea, chiamata ad affrontare la lenta, inesorabile, messa al bando delle motorizzazioni tradizionali.
Se intraprenderà questa strada, l’Italia potrà consolidare una filiera industriale associata allo sviluppo dell’idrogeno con importanti ricadute comprese tra 64 e 111 miliardi di euro di valore della produzione al 2050 tra effetti diretti, indiretti e indotti se sarà impresso un deciso colpo d’acceleratore su tale versante.
Affinché si possano cogliere queste importanti opportunità ambientali ed industriali, lo sviluppo dell’idrogeno e della sua filiera industriale devono essere sostenuti da una chiara visione strategica e da una roadmap d’azione di medio lungo periodo che coinvolga istituzioni e imprese.