L’innovazione, l’evoluzione tecnologica e la trasformazione dei modelli operativi e di business richiedono lo sviluppo di nuove competenze nella manifattura. L’Europa è oggi il principale centro mondiale di innovazione in ambito manifattura e per mantenere anche in futuro tale posizione di leadership dovrà dotarsi di una forza lavoro altamente specializzata (i cosiddetti highly-skilled workers) e con competenze altamente flessibili e dinamiche (skills flexibility).
Ad oggi, in Europa, poco più del 10% dei lavoratori ha partecipato a corsi di formazione post-laurea e oltre il 54% dei lavoratori necessita di un percorso di reskilling per rimanere competitivo in un mercato del lavoro altamente competitivo e sempre più specializzato. Secondo una recente survey internazionale, il 74% dei top manager delle aziende manifatturiere ritiene che le skill necessarie nel settore stiano cambiando rapidamente e l’82% delle aziende sta già investendo per sviluppare nuovi percorsi formativi per i propri lavoratori.
È quindi evidente come la disponibilità e lo sviluppo di nuove competenze avanzate e flessibili nei lavoratori siano da considerarsi priorità assolute per il comparto manifatturiero europeo. A tal fine, è necessario promuovere lo sviluppo di una vasta gamma di programmi che vedano, anche grazie alla collaborazione tra attori pubblici e privati, la definizione di nuovi modelli di formazione continua, upskilling e reskilling delle competenze dei lavoratori.